Magia dell’Essere: LIBERTA’ E AMORE

Care amiche e cari amici,non è un momento facile. E ormai non ènemmeno solo un momento. La vita non èfacile e chi lo afferma o lo promette mente efa perdere la strada, spesso con intenzionee con calcolo meschino. Ma come si fadunque a proteggersi a guardare al futurocon speranza e con gioia? Qui è tutto unproteggersi, un seguire consigli eimposizioni un ascoltare lamentele esventure, uno spavento senza fine dove chimi è vicino in autobus può essere la personache mi porta alla morte, e che morte! Di chimi posso fidare ormai? Familiari, amiciconoscenti vicini di casa… ho lasciato tuttifuori, con sospetto, per proteggermi… devopensare a me innanzi tutto, no? E se poi miammalo e muoio?… E adesso anche laguerra… altre angosce altre spese altrinemici che qualcuno mi insegna che devoodiare, uccidere prima che uccidano me.Come con il virus… Salva te stesso…!!Ricordi il ladrone sula croce? Prima io, poigli altri che si arrangino. Qui è una lotta perla sopravvivenza contro gli altri… tuttinemici, tutti possibili avversari. La mascherami difende dal contagio degli altri, l’egoismomi difende dalla condivisione della vita conchi me la vuole certamente sottrarre.

E le persone si ammalano di tristezza, disolitudine, di ansia, di depressione. E di tuttoquesto muoiono. Gli psicofarmaci hannoavuto un aumento di vendite altissimo, ladroga ritorna nelle strade prepotente, comerimedio indispensabile verso un’esistenzache mi si frantuma fra le mani polverose diniente. Ma come ci si può salvare? Vaccinine ho fatti quanti volevano e mi ammaloancora… è come volermi strappare di dossoil vento della sera, non riesco nemmeno astringerlo in mano… ma dov’è?…Ma ci sarà pur un rimedio a tutto questo…no? Cosa dunque? Dimmi cosa devo fare…!Cosa dice il maestro? Chissà, forseascoltandolo…. Eccolo. Geniale esemplicissimo, in un guizzo di vita, di gioia,come un pesce che salta nell’acqua delmare della Vita. Ama e fai quello che vuoi…Ama e non ti preoccupare di quanto accade,guarda con amore, ama la vita negli altri,non la tua, quella degli altri!! Ama il piaceredi donare un abbraccio e un bacio e diriceverlo come il vero elisir di vita, ladistanza dagli altri non cura l’anima e sel’anima non è sana e curata, allora vuol direche sei già malato dietro la tua mascherina.Ma se poi muoio? Un giorno lo farai, certo, enon dipenderà da te. Non posso allungareun giorno solo della mia vita, più di quantomi è dato vivere. Come del resto ciò che èveramente mio non mi può essere tolto. Madeve essere mio dentro… Quello che infondo posso davvero fare è aumentare lamia capacità di amare, senza riserve, congioia grande e contagiosa, conriconoscenza di essere vivo adesso, nondomani. Mi basta l’oggi, l’adesso. Vogliosolo questo momento eterno, abbracciare lagioia di essere vivo ed esultante adesso contutti gli altri con tutti quelli che possoincontrare e abbracciare. La mia vita è lì,non altrove. Non voglio nemici, voglio sorellee fratelli nella vita, voglio la mia stradaaffollata di esseri che amano come me e chesanno che devono morire ma lo voglionofare da vivi, sereni di non essere stati inutiliper gli altri e quindi per sé stessi. Mementohomo quia pulvis est… Certo, non siamoeterni e non ci salveremo da soli isolandocinon ci salveremo fuggendo da noi stessi incerca di nemici da uccidere altrove, inguerre che non sono mai state nostre. Dovesei Caino? Perché ti nascondi? La mortenon è lo scopo della vita e nemmeno la suainevitabile conclusione… è la finitudine diuna dimensione umana che proprio perché3finita e incerta acquista la sua dimensioneesistenziale profonda di mistero e di cosa daspendere per il bene dello spirito e degli altriche sono la nostra grande opportunità diesistere, nel servizio disinteressato e neldono. Cosa riesco a fare per gli altri èesattamente cosa faccio per me, niente dipiù.Un’amica mi chiedeva perché secondo mele chiese sono vuote… Penso che sonovuote perché noi siamo vuoti dentro e pienidi paura e senza canti di vita e diringraziamento per l’esistenza che abbiamo.Se tolgo l’acqua benedetta dalleacquasantiere e metto il gel che purifica lemani, che cosa ho bisogno di chiedermiancora? In cosa posso sperare se non che ilgel mi aiuti?… Dove lo potrò incontrare iltrascendente? Attenzione a perdere lastrada, alle volte fare un passo indietro è unbuon modo per procedere nel cammino.Ritrovare l’incontro del cuore e delle fedidiverse e tese verso l’Eterno, l’Assoluto ilnon conoscibile eppur presente e vivo nelcuore di ciascuno nella magnificenza e nellosplendore di luce del vivente.Semplicemente e umilmente immenso,incontenibile strabordante da tutti i recintidove posso costringerlo. Io, piccolo essereche voglio contenere l’immenso nelrazionale. In questa misura ci è stato dato,colmo, scosso e traboccante. Un tripudio diamore per me, solo per me. Un dono che hasenso solo lo regalo agli altri con lasemplicità che lo rende sacro, con l’umiltàche rende santo. E in questo modo sarà perme e per tutti. Questo credo sia l’unico modoche ho per poter aiutare me stesso a direche sono esistito su questo pianeta con unoscopo che valesse la pena. E quello scopoha un nome, si chiama “altri”.

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